Avete mai provato la sensazione di essere sempre stanchi?
Chi sostiene di dormire poco, chi invece troppo, chi nonostante vari tentativi sente sempre una sorta di stanchezza perenne.
“Più si dorme e più si rimbambisce“
“Più si dorme e più si vorrebbe dormire“
Quante volte avete sentito queste frasi?!
E se non fosse il sonno a mancare?
Cosa spinge ad alzarci dal letto e, soprattutto, con che umore cominciamo la giornata?
Questa è la grande differenza: non ci manca il sonno, ma i sogni.
Come ho scritto nella poesia “La nostalgia dei sogni” tratta dal mio nuovo libro “I Giovani di oggi si baciano a voce bassa” (che troverete in fondo a questo articolo), siamo cresciuti con la convinzione che la crisi del mondo moderno non ci permetta di avere le risorse per realizzare i nostri progetti, per poter essere indipendenti.
Per alzarsi la mattina e fare quello per cui siamo portati, il nostro scopo in questa vita.
Ci hanno levato i sogni; di conseguenza a cosa serve dormire, se non si può sognare?
E allora ecco questo senso di spossatezza, questa stanchezza e svogliatezza che spesso si sveglia con noi e non ci abbandona fino a quando non abbiamo timbrato il cartellino in uscita a lavoro e a volte anche oltre.
Se non possiamo fare quello che ci piace, il sapore cambia, alcune cose perdono di gusto e tutto piano piano diventa uguale.
Facciamo quindi sempre più fatica a trovare nuovi stimoli durante il nostro tempo libero (libero da cosa?).
Ma non possiamo o non vogliamo?
Realmente i sogni non sono più alla nostra portata o non lottiamo abbastanza?
E se la questione fosse proprio questa?
Vediamo i pochi che ce la fanno come dei fenomeni, quasi extraterrestri, dimenticandoci quanto siano persone normalissime che hanno avuto un’idea e che hanno lavorato senza se e senza ma, fino a raggiungere il loro scopo.
Facendo SACRIFICI, sacrificando tutti i loro soldi (e anche spesso più), sacrificando il loro tempo, sacrificando le loro energie.
Ma chi l’ha detto che il sacrificio è una cosa negativa?
Pensate ai classici discorsi come “Le vecchie generazioni dovevano guadagnarsi da vivere, mentre voi oggi avete tutto e vi lamentate.”
Il nostro tutto non è tutto!!!
Il nostro tutto è quanto basta per tenerci buoni, ma non per farci sentire appagati.
Ci basiamo sull’avere e non sull’essere.
Quindi sempre mancherà qualcosa che non abbiamo, sempre qualcuno avrà qualcosa in più di noi e sempre guarderemo oltre, allontanandoci.
E come ce l’hanno fatta i pochi “eletti”?
Probabilmente creando dal niente a seconda di quello che erano e che sono, non di quello che già avevano.
Parlo da giovane uomo di 35 anni che sta provando a percorrere questa strada, creando a seconda di quello che sono.
I propri sogni sono durissimi da realizzare, ma fanno riposare la notte e soprattutto fanno svegliare con le energie e lo scopo di FARE durante la giornata.
Se anche voi siete spesso stanchi, svogliati o altro, provate a guardare nei cassetti accanto ai vostri letti, forse la risposta l’avete chiusa proprio lì.
“La nostalgia dei sogni“
di Claudio Galli
tratta da “I Giovani di oggi si baciano a voce bassa“
E siamo cresciuti non capendo la forza dei sogni
Abbiamo passato gli anni credendo che fossero ciò che vedevamo quando dormivamo
È vero
dormiamo
Ma lo facciamo quando siamo svegli
Sognare è un’altra storia di un altro libro
completamente diverso
Dove trasformiamo i nostri pensieri in realtà
Questi sono i sogni
Ci hanno insegnato che sono utopia
solo perché i loro non si sono avverati
Ci hanno inculcato che siano una perdita di tempo
che siano irrealizzabili
Che non avremo mai né soldi né opportunità
Per questo siamo sempre stanchi
È inutile dormire
se non si ha niente da sognare.